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2010

Parco Nuovo, vita nuova a Piacenza
13 dicembre 2010

Parco Nuovo, vita nuova a Piacenza

Mercoledì 1 dicembre, presso lo Spazio Rotative di Piacenza, è stata presentata l’iniziativa immobiliare “Parco Nuovo”, un progetto che ha l’obiettivo di riqualificare l’area industriale ex Unicem, ormai dismessa, e restituire alla città una zona residenziale “amica dell’ambiente”.
Parco Nuovo si colloca all’interno di un lungo percorso di ripristino cave ed aree industriali non più operative, percorso che Buzzi Unicem persegue da molti anni, sia in Italia che all’estero. In Italia, notevole è stato il recupero della cava Ceretto, 75 ettari all'interno del parco del Po torinese trasformati in un’oasi naturalistica che ospita visite didattiche per bambini e adulti. Negli Stati Uniti la riqualifica della cava di Longhorn Cement a San Antonio (Texas) ha dato vita anche a Morgan’s Worderland, un parco dei divertimenti dedicato a ragazzi e adulti diversamente abili. Sempre in Texas, la riqualificazione del sito produttivo di Alamo Cement ha consentito la costruzione del famoso campo da golf The Quarry, del centro commerciale Alamo Quarry Market e delle residenze Artessa at Quarry Village.
L’iniziativa piacentina comprende 4 strutture abitative diverse tra loro, realizzate con materiali a basso impatto ambientale, ossia che presentano soluzioni in grado di regolare gli apporti termici dell'irraggiamento solare per ridurre i consumi, recuperare le acque meteoriche ed impiegare fonti energetiche rinnovabili per azzerare le emissioni locali, tramite utilizzo di pannelli fotovoltaici.
Presenti all’incontro per Buzzi Unicem Antonio Buzzi e Mia Buzzi- Architetto, nonché Alessandro Trivelli dello Studio Sdarch Milano, che ha curato lo sviluppo del progetto.

ATECAP premia il progetto H2NO
25 novembre 2010

ATECAP premia il progetto H2NO

Il premio ATECAP, giunto ormai alla quinta edizione, è aperto a tutti i produttori di calcestruzzo associati e conferisce riconoscimenti alle imprese che abbiano attuato concreti miglioramenti nell’ambito della sicurezza, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnica e tecnologica, della comunicazione.
Unical ha ricevuto il premio per la categoria comunicazione grazie al suo “Progetto H2NO”, nato per dire basta alle aggiunte d’acqua in cantiere. Il calcestruzzo Unical viene prodotto secondo procedure controllate e certificate e viene consegnato in cantiere, perfettamente lavorabile, in betoniere sigillate.
La strategia di comunicazione del progetto si è basata sulla sensibilizzazione e sulla formazione del personale Unical e della clientela, attraverso workshop, meeting, roadshow ed una campagna stampa mirata su riviste specializzate del settore. I principali elementi di comunicazione a supporto dell’iniziativa sono stati: brochure dedicate, pagine web dei siti Unical e Buzzi Unicem, gadget, allestimento automezzi di cantiere ed adesivi ad hoc sui serbatoi dell’acqua delle betoniere.
Unical è stata premiata in occasione del congresso ATECAP che si è tenuto a Milano lo scorso 18 e 19 novembre.

A Torino la prima metropolitana automatica d’Italia
03 giugno 2010

A Torino la prima metropolitana automatica d’Italia

I primi lavori per la realizzazione di una metropolitana a Torino risalgono agli anni Trenta, ma bisogna attendere la fine dell'anno Duemila per assistere all'avvio della costruzione effettiva della linea 1.
La realizzazione della linea 1 della metropolitana ha costituito l'occasione per effettuare una riorganizzazione generale del trasporto pubblico collettivo, e rendere possibile un ridisegno urbano secondo criteri indirizzati al miglioramento della qualità della vita, alla diminuzione del traffico automobilistico e alla fruibilità dello spazio pubblico. Veicoli leggeri, frequenti e senza conducente per ridurre al minimo i tempi d’attesa puntano a promuovere una mobilità interna più sostenibile.
Nel dicembre 2006 sono stati avviati i lavori di prolungamento della Linea 1 con un'estensione del percorso da Marconi a Lingotto che include sei stazioni: Marconi, Nizza, Dante, Carducci/Molinette, Spezia e Lingotto.
Buzzi Unicem ha contribuito a questo progetto di trasformazione urbana con la fornitura di oltre 60.000 m3 di calcestruzzo effettuata nell'ottica della massima assistenza e consulenza rivolta al cliente, anche grazie alle nuove figure professionali di Assistente Tecnico di Cantiere. Sono stati così forniti calcestruzzi Rck 35 in classe di consistenza S5 e calcestruzzi "su misura" per meglio soddisfare le esigenze dettate dalla tipologia di scavo e legate alla velocità di avanzamento della Talpa (TBM).
Il nuovo tratto verrà inaugurato nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Online il Bilancio di Sostenibilità 2009
29 aprile 2010

Online il Bilancio di Sostenibilità 2009

E' stato presentato oggi, in occasione dell'Assemblea degli Azionisti, il Bilancio di Sostenibilità 2009.
Il report presenta le performance sociali, ambientali ed economiche relative alle attività del gruppo durante il 2009.
Come nelle passate edizioni, il Bilancio di Sostenibilità 2009 aderisce alle linee guida del GRI (Global Reporting Initiative) ed ottiene, anche quest’anno, il raggiungimento del massimo livello di applicazione A+.

Il raggiungimento del livello A+ conferma l’impegno dell’azienda nel voler limitare gli impatti ambientali ed il rafforzamento del rapporto e della collaborazione con le comunità locali.
Il Bilancio di Sostenibilità viene stampato in due lingue: italiano e inglese.

Come consegnare un calcestruzzo controllato, sigillato e garantito
01 febbraio 2010

Come consegnare un calcestruzzo controllato, sigillato e garantito

Unical, la società del gruppo Buzzi Unicem che produce calcestruzzo preconfezionato in Italia, ha accolto le recenti normative italiane ed europee come spinta positiva per ottimizzare il processo produttivo e ha dato vita al Progetto H2NO per dire basta alle aggiunte d’acqua in cantiere.

Il progetto ribadisce l’impegno dell’azienda nel fornire il calcestruzzo preconfezionato secondo procedure controllate e certificate: il prodotto viene consegnato in cantiere, perfettamente lavorabile, in betoniere sigillate. Questo procedimento assicura che il calcestruzzo resti conforme alle classi di resistenza, esposizione e consistenza prescritte, evitando che venga alterato in cantiere con pericolose aggiunte d’acqua che ne compromettono la resistenza con conseguenti effetti irreparabili sulla durabilità della costruzione.